Le varie innovazioni tecnologiche che si sono susseguite nei vari anni della nostra storia, hanno modificato gran parte della nostra vita quotidiana, ma non solo. Infatti, molte di esse hanno influito anche sulle condizioni lavorative.
Pur essendo state portatrici di benessere, talvolta, queste innovazioni tecnologiche non hanno avuto un impatto puramente positivo. Difatti, con il loro avvento si sono sviluppate nuove condizioni sociali precedentemente non note. In pratica, si è andato a ridefinire interamente l’organizzazione lavorativa creando, tuttavia, condizioni lavorative alle volte disumane.
Una sicura protagonista di questa epica storia è stata la macchina da cucire.
L’industrializzazione e la Macchina da Cucire
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Una massa prettamente rurale che vide nell’avvento della industrializzazione il mezzo per uscire da una cronica povertà. Fu, infatti, proprio da allora che, dapprima negli Stati Uniti e Inghilterra e successivamente nel resto dell’Europa, si sviluppò un forte inurbamento, con conseguenza inimmaginabili. In pratica si era dato vita a quella che la storia ha etichettato come prima rivoluzione industriale. Ovviamente, tale fermento interessò direttamente anche il settore industriale delle macchine cucire. A tal proposito, si ricorda che in Italia la prima industria a produrle fu, nel 1877, la ditta Salmoiraghi.
Le condizioni Lavorative Delle Donne
Al di là ogni valutazione, oggettivamente è da riconoscere che per infiniti secoli la donna ha vissuto delle condizioni lavorative molto dure. Se la donna contribuiva nella società preindustriale al sostentamento del proprio nucleo familiare lavorando anch’essa nei campi, è da ammettere che la rivoluzione industriale, tra le altre cose, ha fatto sì che la manodopera femminile, e non solo, venisse sistematicamente sfruttata.
Tutto ciò, ovviamente, avvenne anche nel mondo del cucito. Infatti, se prima nelle sartorie venivano utilizzate le donne per cucire a mano, poi le stesse donne furono impiegate per le realizzazioni industriali. Tuttavia, in questo fosco momento rappresentato, in particolar modo, nell’Inghilterra vittoriana, un barlume di luce fu dato propriamente dalle macchine da cucire. Con il loro avvento, infatti, gran parte del duro lavoro manuale fu eseguito meccanicamente. Un piccolo passo per un futuro migliore.
I vantaggi prodotti dall’utilizzo della Macchina per Cucire
In quadro generale, lo sviluppo industriale della lavorazione tessile ha dato vita ad una vera e propria modifica degli usi e dei consumi. Tra i vari vantaggi legati all’avvento della introduzione della macchina da cucire spicca, indubbiamente, la velocizzazione nella produzione.
In altri termini, grazie a questa innovativa e rivoluzionaria macchina, si poteva incrementare, tra le altre cose, il confezionamento degli indumenti. Tutto ciò, quindi, ha contribuito a far sì che i costi relativi alla produzione di più abiti venissero abbattuti. In sostanza, con il confezionamento in serie, l’industrializzazione ha dato la possibilità di poter avere una maggiore scelta, quantitativi superiori e, soprattutto, ad un costo accessibile anche alla massa.
Il perfezionamento, avvenuto nel corso del tempo, di questo fondamentale strumento di lavoro, inoltre, ha dato la possibilità di poter rendere meccaniche anche operazioni quali, ad esempio, il ricamo, l’occhiellatura, la cucitura dei bottoni, il soprafilo, come pure operazioni che antecedentemente dovevano essere esclusivamente fatte a mano come il rammendo e l’imbastitura.
Seppure le varie innovazioni tecnologiche, come la macchina da cucire, hanno modificato il modus vivendi della società rurale, è da ammettere che hanno contribuito a rendere molto più agevole il lavoro di tantissime donne.